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giovedì 4 agosto 2011

OFERTE/CERCA LAVORO

Acest spatiu il dedicam celor care sunt in cautarea unui loc de munca sau au posibilitatea de a oferi ori indruma persoanele catre locuri de munca:

link-uri utile:

  1. http://www.lodiaffari.it/index.php?option=com_content&view=category&id=42&Itemid=32
  2. http://www.leoccasioni.it/home.html
  3. http://www.7giorni.info/annunci/
Bafta tuturor!

14 commenti:

  1. Diferite situatii la prezentarea unei selectionari de angajare:

    Non rispondete mai la prima cosa che vi viene in mente. Pesate le parole. E se è il caso bluffate con diplomazia. A un colloquio di lavoro, i selezionatori fanno sempre le stesse domande. E assumono solo il candidato che risponde in modo migliore di altri. La risposta esatta? E’ quella che il selezionatore vuol sentirsi dire. Millionaire è andato sul campo e ha scoperto le dieci domande che più frequentemente vi faranno (o vi avranno fatto) quando cercate lavoro. Ecco come rispondere e che cosa evitare. Per fare centro e conquistare il vostro posto al sole. E nella vita.

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  2. Urmeaza 10 intrebari care va pot fi puse (ne pare rau ca sunt in italiana):


    1) Mi parla un po’ di lei?
    Perché la fanno: per valutare le vostre capacità espositive e di sintesi e capire a quali aspetti della vostra vita (ed esperienza) date maggiore importanza.
    Da evitare: lunghi sproloqui, racconti troppo enfatici incentrati sulla vita privata, lamentele e invettive contro ex (o attuali) datori di lavoro.
    Come rispondere: in 300 secondi al massimo, ripercorrere origini, studi, esperienze lavorative passate e principali qualità che vi riconoscete. Esempio: «Ho una certa facilità nei rapporti interpersonali e anche per questo ambisco a un lavoro a contatto con il pubblico». Attenzione al tono: né troppo modesto, né troppo enfatico.
    Il tocco in più: includere nella presentazione un aspetto che vi faccia notare (un hobby strano, una vacanza avventurosa, un’aspirazione fuori dal coro).

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  3. 2) Come si vede fra cinque anni?
    Perché la fanno: per verificare la capacità di guardare avanti e proiettarsi nel futuro. Concentrarsi sugli aspetti professionali e riservare alla vita personale un 20% della presentazione.
    Da evitare: una rassegna di sogni irrealizzabili e speranze frustrate, così come di desideri troppo “minimalisti”. Esempio: «Mi accontento del mio piccolo stipendio e della partitella con gli amici la domenica…».
    Come rispondere: ognuno dovrebbe avere in mente un percorso di carriera, basato su attitudini, studi ed esperienza passate. Alla base deve esserci la ragionevolezza, ma è apprezzato chi dimostra di saper sognare.
    Il tocco in più: dare alla propria vita un senso più “alto” di quello legato a lavoro e famiglia. E’ apprezzato chi dimostra di essere utile agli altri (per esempio, attività di volontariato).

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  4. 3) Perché è interessato a questo lavoro?
    Perché la fanno: l’obiettivo è quello di valutare le vostre potenzialità in relazione alla posizione offerta.
    Da evitare: mettere in evidenza tutto quello che vi aspettate. Al contrario, sottolineate il contributo che potreste dare all’azienda in base alle vostre competenze.
    Come rispondere: evidenziare i punti di coincidenza fra le qualità della persona ricercata e le vostre. Focus sui miglioramenti che sareste in grado di apportare.
    Il tocco in più: aver studiato prima storia e prospettive dell’azienda in cui si vuole entrare dà tutti gli elementi per presentarsi al meglio.

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  5. 4) Quali sono i suoi punti di forza?
    Perché la fanno: per verificare l’immagine (e l’opinione) che avete di voi. Non aspettatevi che ciò che dite venga preso per vero fino in fondo.
    Da evitare: elenchi interminabili di pregi.
    Come rispondere: evidenziare due o tre punti di forza professionali, possibilmente in linea con la posizione da ricoprire. Ogni qualità va avvalorata. Esempio: «Sono bravo nel gestire il personale, nell’ultimo lavoro coordinavo una squadra di 30 persone».
    Il tocco in più: dare risalto anche alle qualità umane. Fra quelle più apprezzate: ottimismo, solarità, altruismo, capacità di lavorare in team.

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  6. 5) E di debolezza?
    Perché la fanno: per vedere se e in che aree siete vulnerabili. E se siete così ingenui da dare una mano a scoprirlo.
    Da evitare: una sincerità priva di filtri.
    Come rispondere: indicare i pregi travestiti da difetti. Esempio: «Sono ostinato: quando voglio raggiungere un traguardo, lotto fino in fondo», oppure: «Sono troppo ottimista: cerco sempre di vedere il lato buono di ogni situazione».
    Il tocco in più: rischioso ma apprezzabile è indicare un vecchio difetto (ma lieve) a cui si è rimediato lavorando su di sé.

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  7. 6) Perché ha seguito questo corso di studi?
    Perché la fanno: per verificare che dietro al percorso ci sia un progetto, un’ambizione.
    Da evitare: non argomentare la scelta, definirla casuale, scherzarci su senza convinzione.
    Come rispondere: inserire le proprie scelte di formazione in un quadro più ampio. Esempio: «Già a sei anni sapevo che avrei fatto il…». In caso di discordanza fra il titolo di studio e la posizione ricercata, indicare il motivo del cambiamento di rotta.
    Il tocco in più: questa può essere l’occasione per mettere in luce i corsi seguiti nel tempo, non necessariamente professionali, ma comunque formativi.

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  8. 7) Perché ha lasciato questo posto di lavoro dopo solo tre mesi?
    Perché la fanno: per trovare i vostri scheletri nell’armadio. Nello stesso modo vi possono chiedere «Perché ci ha messo così tanto a completare gli studi?».
    Da evitare: mettersi a discutere. Anche questo può essere un test per mettere alla prova i vostri nervi e la vostra resistenza allo stress.
    Come rispondere: con calma, sicurezza e sincerità. Un lavoro si può cambiare, se non lo si considera all’altezza delle proprie aspirazioni. Un corso di studi può richiedere più tempo, se accompagnato da attività lavorative.
    Il tocco in più: mettere anche le esperienze negative sotto una luce positiva. Dimostrando di aver imparato qualcosa ed essere cresciuti.

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  9. 8) Qual è l’ultimo libro che ha letto?
    Perché la fanno: per testare prontezza, interessi culturali, apertura mentale.
    Da evitare: risposte banali, scontate, poco credibili. Esempio: La Bibbia, Guerra e Pace, il Manuale del marketing di Philip Kotler. Evitare anche di dichiarare con orgoglio: «Mai letto un libro in vita mia!».
    Come rispondere: la narrativa di qualità, in abbinamento a qualche classico ancora attuale, fa sempre fare bella figura. Essenziale indicare la consultazione regolare della stampa di settore, per tenersi aggiornati.
    Il tocco in più: anche letture di evasione (come romanzi gialli e fumetti) possono funzionare. Esempio: «Leggo gialli perché sono una metafora della vita… I fumetti di Dylan Dog hanno interessanti risvolti sociologici».

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  10. 9) Per lavoro, sarebbe pronto/a a sacrificare la sua vita personale?
    Perché la fanno: per avere un quadro del peso che date a lavoro e vita privata. Le donne potrebbero anche sentirsi chiedere se hanno intenzione di avere figli. Ricordarsi che molti argomenti personali (salute, scelte religiose e politiche) sono tutelati dalla legge sulla privacy.
    Da evitare: reazioni polemiche e chiusure a riccio. Ma anche una sincerità totale.
    Come rispondere: in modo diplomatico, spiegando che in caso di necessità non vi tirate indietro. Chi si presenta come uno stakanovista potrebbe agevolare la sua assunzione. Ma poi sarebbe veramente “costretto” a orari massacranti. In ogni caso, sottolineate che lavorate per raggiungere degli obiettivi e non per fare atto di presenza.
    Il tocco in più: fa buona impressione chi riesce a dimostrare che non c’è una divisione netta fra lavoro e vita privata. Perché il lavoro rappresenta anche un interesse importante, in cui talvolta coinvolge anche amici e familiari.

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  11. 10) Come occupa il tempo libero?
    Perché la fanno: per capire quali sono le vostre reali attitudini.
    Da evitare: di abbassare la guardia, rilassarsi e rispondere come si farebbe con un amico al bar.
    Come rispondere: sinceramente, evidenziando i lati formativi, educativi e di crescita legati ai propri interessi. Esempio: «Gioco a calcetto e questo ha rafforzato il mio spirito di squadra. Vedo film in originale in inglese, per migliorare la mia comprensione della lingua…».
    Il tocco in più: osservando l’ufficio del selezionatore si possono notare libri, trofei, oggetti legati a sport oppure hobby particolari. Per entrare in empatia con lui, si può dichiarare di condividerne una passione (a patto che ci sia un minimo di fondamento…).

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  12. 11) Ha qualche domanda da fare, qualcosa da aggiungere?
    Perché la fanno: per mettere alla prova il vostro interesse e l’interattività del colloquio.
    Da evitare: il silenzio che, in questo contesto, sarebbe sinonimo di disinteresse.
    Come rispondere: fare domande intelligenti e puntuali sull’azienda e sulla posizione offerta, da cui emerga il fatto che ci si è documentati.
    Il tocco in più: fare un’osservazione originale, dare un piccolo consiglio di miglioramento, evidenziare un aspetto da rivedere ma con umiltà (per esempio: «Fate attenzione, nella vostra presentazione sul sito Internet ci sono alcuni errori di ortografia»).

    distico
    “Non ci sono domande indiscrete. Le risposte, a volte, lo sono” Oscar Wilde

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  13. In Usa? Famolo strano
    Negli Usa i selezionatori del personale si sono fatti furbi. E per testare le reazioni dei candidati in situazioni particolari hanno elaborato nuovi metodi di selezione.

    - L’head hunter telefona a casa del candidato, fingendosi un venditore invadente. Vuole verificare la pazienza, l'educazione e il rispetto per il lavoro degli altri.

    - Durante il colloquio, il selezionatore fa cadere una penna. Vuole verificare prontezza di riflessi e gentilezza.

    - Il selezionatore lascia il candidato un’ora in sala d’attesa e spia le sue reazioni. Meglio trovare il modo di occupare il tempo, invece che innervosirsi.

    - Fa guidare il candidato in un’ora di punta. E’ il modo ideale per verificare le sue reazioni sotto stress.

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  14. Societatea noastra, Ro-Mania House, anunta persoanele interesate de ocuparea unui loc de munca, ca suntem in cautarea unei risorse pe postul de vanzatoare cu un contract de "sostituire di maternità" pentru punctul de lucru din Lodi.
    Sunt necesare indeplinirea urmatoarelor calitati:

    1. diploma de liceu sau o scoala profesionala
    2. altruism
    3. curata
    4. motivata
    5. experienta pe un post similar este considerata ca un avantaj la preselectie;
    6. varsta pana sau maxima 24 de ani (contract agevolat de catre statul italian)

    Persoanele interesate pot depune curriculum in magazin sau on-line pe adresa noastra de e-mail: ro_mania.house@yahoo.it
    Societatea isi rezerva in acelasi timp dreptul de a nu raspunde telefonic sau prin e-mail persoanelor neselectionate.

    Multumim anticipat,

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